- Amitto: veste liturgica costituita da un panno di lino bianco e rettangolare munito di due nastri di tessuto indossato da ministri e ministranti per coprire il collo;
- Camice o alba: veste bianca indossata dai ministri e ministranti;
- Casula: veste bianca di colui che celebra la Messa;
- Cingolo: cordone di lana indossato all’altezza della vita sul camice. Le nappe terminali devono essere allineate con i fianchi;
- Cotta: veste bianca indossata dal clero e dai ministranti sopra l’abito talare; possiede un collo quadrato e si ferma alle ginocchia;
- Dalmatica: lunga tunica con ampie maniche e che arriva all’altezza delle ginocchia indossata dai diaconi;
- Pianeta: paramento liturgico usato dal presbitero per presiedere la celebrazione eucaristica (sinonimo di casula);
- Piviale o pluviale o cappa o mantus: paramento liturgico formato da un abbozzo di cappuccio e chiuso davanti con un fermaglio (razionale). Viene utilizzato durante le
processioni, la benedizione eucaristica nei Vespri e le Lodi;
- Stola: striscia di stoffa lunga tra i 200 e i 250 cm ornata con tre croci e di colori differenti a seconda del tempo liturgico;
- Talare o sottana: veste ecclesiastica del clero di alcune confessioni cristiane (oggi ne esistono vari
modelli);
- Tunica: veste di tela bianca lunga fino ai talloni con maniche lunghe e strette; sostituisce talare e cotta;
- Veste bianca per il Battesimo: vestina di tela bianca consegnata al neo-battezzato ad indicare che questi, “rivestito di Cristo”, è partecipe della sua condizione di risorto;
- Tunicella: rettangolo di stoffa con un foro al centro per la testa che ricade davanti e dietro. Ha una forma squadrata e ai lati vi sono dei lacci. Se indossata da un diacono si definisce dalmatica, se invece
è indossata da un suddiacono si definisce tunicella;
- Velo omerale o cotinenza: pezzo di stoffa rettangolare lungo circa 2,5 e largo 0,6 m dotato di pezzi di
stoffa o ganci metallici per fissare il paramento e viene indossato per le
celebrazione con il SS. Sacramento;
- Clergyman: abito composto da pantaloni, camicia e giacca di colore nero o grigio caratterizzato da un camicia con colletto bianco a cui si aggiunge il crocifisso – spilla;
- Fascia: fascia indossata sopra l’abito talare che cinge la vita e scende sulla gambe sinistra. I cori possono variare a seconda di chi la indossa;
- Berretta: copricapo usato dal clero di forma cubica e con tre alette rigide e un fiocco sulla parte superiore;
- Ferraiolo: mantello cerimoniale indossato sopra l’abito talare ma solo in particolari occasione;
- Tabarro: grande mantello di lana senza maniche;
- Mitra: copricapo usato dai vescovi;
- Pallio: striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle (riservata solo ad alcuni vescovi);
- Anello: insegna del Vescovo, simbolo di fedeltà e unione con la Chiesa. Possono esserci vari tipi di anello;
- Croce pettorale: insegna del Vescovo in metallo prezioso indossata con una catena;
- Formale: accessorio del Vescovo in forma di borchia metallica che chiude sul petto il piviale;
- Pastorale o vincastro: sorta di bastone la cui estremità ricurva è riccamente decorata.