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Unità Pastorale
Torrebelvicino - Pievebelvicino - Enna
IL BREVE RITORNO DI S. CECILIA A
TORREBELVICINO
Nel
1910 avviene l'abbattimento della chiesa di S. Cecilia (1) e contemporaneamente la costruzione di
quella nuova. Fu edificata sul terreno venduto dal Comune in cambio della chiesetta di S.
Cecilia
(1),
circondata da edifici pubblici: stazione ferroviaria, scuole elementari, cinema Pasubio con Circolo
Cattolico; da qui in poi la campagna.
Misurava 20x14,70x9,70 m con uno stile vagamente gotico, con navata unica e abside. Costruiti
i muri
perimetrali al grezzo e il tetto, i lavori si bloccano; la parrocchia si rende conto che non serve un’altra
chiesa. A questo punto venne utilizzata come
deposito di attrezzi, legname e materiale vario (anche
macchinari) del Comune.
A un certo punto nel
1947 nasce l’associazione degli
Esploratori Cattolici
fondata da Antonio Gelain, il
quale coinvolgendo
molti ragazzini uso l’abside come nuova sede e affrescò una parete con Gesù che
predica alla folla radunata in San Pietro (riceveranno un equo ricompenso dopo la demolizione).
Purtroppo però le scuole elementari costruite nel 1892 sono troppo piccole per una Comunità in
crescita e così si decide di ampliarle. La chiesetta fu acquistata dal comune
in cambio
dell’ex
magazzino ferroviario e £1.300.000.
La storia si conclude dopo 42 anni, nel 1952 con la demolizione di parte dell'edificio, uno stop di alcuni
mesi per fotografare l'affresco, la completa demolizione e l'inizio della costruzione delle nuove scuole.
Chiesetta S. Cecilia
Inizio demolizione (1952)
La demolizione della chiesetta con l'affresco. Sullo sfondo la stazione ferroviaria e l'ex magazzino
Affresco: Gesù predica alle folle in Piazza S. Pietro (opera di Antonio Gelain)
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